L’Ecografia internistica: si occupa dello studio delle affezioni legate ai seguenti organi: collo, tiroide, ghiandole salivari, tessuti molli di ogni distretto, linfonodi superficiali di ogni distretto, mammelle, fegato, colecisti, pancreas, milza, reni, surreni, linfonodi profondi, vasi addominali, tubo digerente, vescica, prostata, canali inguinali, pene, testicoli.
E’ l’esame di maggior rilievo nell’ambito dell’ecografia internistica. Permette di indagare: Fegato, colecisti, reni, pancreas, milza, tratto sottodiaframmatico dell’esofago e stomaco.
Preparazione del paziente:
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Nei due giorni precedenti l'esame, assumere tre compresse di carbone vegetale prima di pranzo e prima di cena.
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Evitare i seguenti alimenti: pasta, verdura, latte, latticini, cioccolato, cibi fritti, frutta, legumi e bevande gassate.
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Alimenti consentiti: carne, pesce, riso (in bianco o in brodo), miele, fette biscottate, biscotti secchi, caffè e tè.
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Il giorno dell'esame è necessario essere a digiuno da almeno 6 ore. Se si è in possesso di esami precedenti é importante portarli in visione.
Per addome inferiore si intende grossolanamente la porzione di tronco compresa tra l’ombelico ed il bacino. E’ in gran parte è occupato dall'intestino. Con tale tecnica si può valutare e quantificare, la presenza, di raccolte siero-ematiche .
Sono visionabili:
· nella pelvi maschile: ureteri, vescica e prostata,
· nella pelvi femminile: ureteri, vescica, utero ed ovaie.
Per eseguire l'esame, il paziente deve essere a digiuno da 6-8 ore. Per effettuare tale indagine occorre non urinare per le 2 ore precedenti l'esame e bere un litro di acqua naturale, non gassata un’ora prima dell’esame.
Con l'ecografia della tiroide si possono esplorare i lobi tiroidei, la loro struttura, le ghiandole paratiroidi, i vasi e gli organi contigui come la trachea e l’esofago. L’esame non necessita di nessuna particolare preparazione, può essere eseguito in ogni momento, anche durante le terapie tiroidee.
Questo esame ecografico consente di:
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Verificare la presenza di noduli, misurarli, esaminare le caratteristiche (solidi, liquidi, misti), i margini, i rapporti con le altre strutture.
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Misurare le dimensioni esatte della ghiandola, calcolare il volume e valutare la risposta di una tiroide ingrandita alla terapia.
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Seguire un paziente operato di tumore tiroideo, per valutare una eventuale recidiva.
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Eseguire una biopsia guidata quando il nodulo è piccolo o vicino a struttura delicate quali arterie.
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Con la tecnica doppler associata all'ecografia si può studiare la vascolarizzazione della tiroide o di un singolo nodulo e trarne importanti informazioni circa la funzionalità e l'attività metabolica.
Esame ecografico delle ghiandole salivari è utile per la diagnosi di processi di varia natura che interessano le ghiandole salivari quando si ha dolore, quando c'è una tumefazione a livello mandibolare o parotideo. E’ un’ecografia superficiale ed è necessario l’uso di una sonda ad alta definizione.
Fornisce informazioni sulle flogosi, sui calcoli e sui tumori.
Il paziente non necessita di alcuna preparazione.