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Idoneità agonistica
LA VISITA MEDICO-SPORTIVA AGONISTICA
La scadenza può essere di un anno, nella stragrande maggioranza delle discipline sportive agonistiche, oppure di due anni. Particolari tipologie di certificato possono prevedere una validità ridotta a 6 o 9 mesi; poi bisogna, per forza di cose ritornare dal medico sportivo per sottoporsi ad una nuova "tortura".
La visita medico sportiva, gioia e dolore per chi aspetta il tanto agognato certificato ed avviarsi al suo sport preferito, è in realtà una vera e propria valutazione funzionale dell'atleta agonista alla fine della quale lo specialista in Medicina dello Sport è chiamato a dare un verdetto che alcune volte non si presenta per nulla facile.
Tanti eventi luttuosi nel mondo dello sport hanno sollecitato il movimento medico sportivo ad una riflessione su quanto si è fatto in passato e su quanto è possibile ancora fare oggi ed in futuro per migliorare la qualità della visita medica per essere così più sereni nel giudizio di idoneità.
L’attuale legislazione sulle attività agonistiche, pur con le pecche dovute al tempo, si rifà al D.M. del 18.02.1982 che suddivide le discipline sportive in due tabelle, A e B, al D.M.13.03.1995 per quanto riguarda la tutela degli sportivi professionisti ed al D.M. 04.03.1993 per quanto riguarda la tutela degli sportivi agonisti portatori di handicap.
Alla tabella A (
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) appartengono discipline veloci quali l'automobilismo ed il Motociclismo velocità, il Karting, la Motonautica ed il Bob alle quali si aggiungono sport di braccio e di mente come le Bocce, il tiro con l'arco ed il tiro a segno. Gli accertamenti includono: un vero e proprio colloquio tra il medico e l'atleta nel quale un ruolo fondamentale riveste la parte anamnestica familiare e personale volta alla conoscenza di eventuali familiarità o fattori che predispongono a processi morbosi, una visita medica generale con particolare attenzione a quei distretti o apparati direttamente connessi con la attività sportiva, una visita cardiologica con elettrocardiogramma di base ed un esame delle urine. In quest'ultimo, oltre a stabilire il pH e la densità, si ricercano eventuali segnali di sofferenza del filtro renale legate allo sforzo: la proteinuria e l'ematuria. Alcune discipline impongono esami complementari quali ad esempio visita neurologica, elettroencefalogramma, visita otorino ed audiometria tonale.
Nella tabella B (
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)sono inclusi tutti gli sport di squadra come il calcio, la pallavolo il basket, la pallanuoto ma anche sport individuali come il motocross, il nuoto, il ciclismo ed il pugilato. Oltre a quanto previsto per gli sport in tabella A, gli accertamenti prevedono la valutazione funzionale respiratoria con la spirometria ed un test da sforzo con elettrocardiogramma dopo sforzo con il calcolo dell’IRI (indice rapido di idoneità).
TUTTI GLI ACCERTAMENTI ELENCATI SONO PREVISTI E RESI OBBLIGATORI PER LEGGE NEI DD.MM. IN TEMA DI TUTELA SANITARIA DELLO SPORTIVO AGONISTA.
Il test da sforzo può essere effettuato con il classico gradino di Master (da 30, 40 e 50 cm a seconda dell’altezza e del sesso dell'atleta) oppure con il cicloergometro (ed in questo caso si può fare una attenta valutazione della frequenza cardiaca e della pressione sotto sforzo), con l’armoergometro nel caso di atleti portatori di handicap senza l’uso degli arti inferiori, con lo Skip test (corsa sul posto con gambe e ginocchia alte) oppure, infine, con il più americano treadmill o, come dicono i francesi, tapis roulant (quest’ultimo poco adatto ai test dei 3 minuti).
CARATTERISTICHE PER LA QUALIFICA DI "ATTIVITÀ AGONISTICA"
(attività per le quali è richiesta la relativa certificazione medico agonistica)
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ETÀ MINIMA DI ACCESSO ALLA ATTIVITÀ SPORTIVA AGONISTICA E NUOVE TIPOLOGIE E PERIODICITÀ DELLE VISITE DI IDONEITÀ
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