Esami cardiologici di 2° livello

ECOCARDIOGRAMMA

L'ecocardiogramma è una metodica diagnostica non invasiva che utilizza gli ultrasuoni per esplorare l'anatomia e la funzione del cuore. Gli ultrasuoni vengono emessi da una sonda che viene applicata sul torace del paziente.
L'ecografo, che li rileva ricostruisce l'immagine che viene visualizzata sul monitor. 
L'ecografia cardiaca permette, con diverse modalità tecniche (ecografia mono e bi-dimensionale, Doppler tradizionale oppure colordoppler), di ottenere informazioni sulle dimensioni, volumi, spessori delle cavità, delle pareti atriali, ventricolari e della morfologia e dell'efficienza delle valvole cardiache, e della direzione ed entità dei flussi cardiaci e quindi di tutta l'emodinamica cardiaca e dei grossi vasi.
La competenza di chi esegue l'esame è molto importante. L'esame dura circa venti minuti, anche se in alcuni soggetti o in alcune condizioni particolari esso può durare anche più a lungo.

ELETTROCARDIOGRAFIA DINAMICA (HOLTER ECG)

I sistemi portatili di registrazione continua del tracciato elettrocardiografico per 24 (o 48) ore, attualmente permettono con estrema facilità lo studio dell'apparato cardiocircolatorio anche in quelle condizioni di difficile riproducibilità all'interno di un ambulatorio medico sportivo e per lunga durata. 
E' cosi possibile documentare non solo la presenza di turbe del ritmo cardiaco (aritmie ipercinetiche o ipocinetiche), disturbi della conduzione atrio-ventricolare o intraventricolare, turbe della ripolarizzazione ventricolare, ecc., ma di valutarne anche l'interazione con l'attività sportiva specifica. A tal proposito, viene suggerito di effettuare un allenamento (ovviamente non traumatico) durante l’arco di tempo della registrazione per integrare il giudizio del cardiologo e del medico sportivo.
Come l'elettrocardiogramma classico, l'Holter-ECG registra i segnali da elettrodi posizionati sul torace. Gli elettrodi sono connessi a una piccola apparecchiatura legata alla cintura che riceve e registra i segnali. Questi, registrati su cassetta o su memoria solida negli apparecchi di ultima generazione, vengono successivamente decodificati ed interpretati da un computer sotto lo sguardo attento, comunque, dell’operatore che dovrà anche identificare eventuali disturbi del tracciato non imputabili alla attività cardiaca del paziente.

TEST ERGOMETRICO MASSIMALE

Per questo importante esame di valutazione funzionale si possono utilizzare sia il cicloergometro che treadmill. Il carico di lavoro viene incrementato ad intervalli di tempo prefissati sino ad arrivare ad esaurimento muscolare oppure alla massima frequenza cardiaca o pressione arteriosa massima teorica. Nel cicloergometro si utilizzano stadi di 2 o 3 minuti con incrementi dai 25 ai 50 watt ciascuno ottenuti di aumentando la resistenza alla pedalata con una frequenza della stessa intorno alle 65-75 al minuto. Nella valutazione, anche a fini diagnostici, dell'atleta su nastro trasportatore si preferisce non usare i classici protocolli cardiologici basati soprattutto sull'aumento progressivo della pendenza  piuttosto che della velocità (protocollo a 7 stadi di Bruce sino 9.7 km/h al 22%): inclinazioni così elevate non consentono una corsa naturale. Nell'atleta, quindi, si preferisce aumentare il carico di lavoro utilizzando aumenti di velocità di corsa in piano o con pendenze massime del 1-2% secondo il protocollo di Naughton. Durante la prova viene registrato di continuo l'ECG e, a intervalli regolari, la pressione arteriosa.